31/05/08

Angioletti dimenticati

http://www.la7.it/news/dettaglio_news.asp?id_news=67935&cat=cronaca

Lecco. La madre, insegnante alle superiori, dimentica in macchina la figlia di 2 anni. In occasione del compleanno della bambina, doveva portarla dalla baby-sitter. Se n'è dimenticata, è andata a scuola, come al solito. La piccola è morta.

Era già successo tempo fa un caso identico. Un padre doveva portare suo figlio all'asilo. Di solito lo faceva la madre. Se n'è dimenticato, è andato al lavoro, lasciandolo in macchina, nel parcheggio, sotto il sole rovente. Morto.

Atroce, orrendo, ma io non me la sento di unirmi al coro di urla : "mostri". Un denominatore comune lega queste due tragiche vicende : l'abitudine, la routine !
I genitori, forse presi da problemi col lavoro, hanno fatto quello che facevano ogni mattina ! L'abitudine ha una forza enorme, e non ce ne accorgiamo.
Un bambino sul sedile posteriore, se non piange, e magari si è addormentato, può essere silenziosissimo. Guidando, non lo vedi nello specchietto retrovisore, perhè nascosto dal sedile.
Parti, dopo averlo sistemato, e per un po' pensi a lui, ai suoi bisogni. Appunto perchè è tranquillo, a poco a poco ti lasci andare ai tuoi pensieri, magari a qualcosa che ti preoccupa sul lavoro.
In un altro articolo ho letto che la madre era fortemente stressata perchè al marito era stata disgnosticata una grave malattia (poi non confermata). Da 6 mesi aveva ripreso ad insegnare...
Certi pensieri ti prendono, ed ecco che al momento di svoltare per andare all'asilo o dalla baby-sitter, che magari sono sulla stessa strada per recarsi al posto di lavoro, ecco che... manchi la svolta !
Ormai il bambino è scomparso dalla tua mente, è dove sta di solito, a casa, o con la madre, al SICURO. La valanga si è staccata silenziosamente, lassù, in alto, gli eventi si susseguono senza che te ne accorga, in una tragica catena.
Arrivi al solito parcheggio, COME SEMPRE ! Nulla ti mette sull'avviso, magari un attimo prima di chiudere la portiera, di quell'atto che determinerà la morte di tuo figlio, guardi l'orologio e pensi che sei un po' in ritardo...

Le case automobilistiche, a mio avviso, potrebbero fare qualcosa per evitare simili tragedie. Ormai le autovetture sono piene di spie multicolori, sembrano delle discoteche.
Quando parto senza allacciare la cintura di sicurezza, si accende una spia rossa sul cruscotto, e dopo un po', se non l'ho allacciata, scatta anche un segnale acustico.
Ecco, si tratterebbe di fare qualcosa di analogo, ma all'inverso. Se si CHIUDE la cintura di sicurezza sul sedile posteriore, passando negli spazi ai bordi del seggiolino per bambini, sul cruscotto una spia luminosa SI ACCENDE. Magari con un'icona di un bambino che dorme. La logica vorrebbe che fosse di colore verde = cintura chiusa , ma forse un colore come il giallo o l'arancione sarebbe più evidente.
La spia rimarrebbe ACCESA anche se si spegne il motore, l'unico modo per farla spegnere sarebbe appunto quello di aprire le cinture, cioè riprendere il bambino !
Non credo che sia una cattiva idea... magari un'occhiata di sfuggita al cruscotto, all'ultimo secondo, anche dopo aver spento il motore, avrebbe evitato simili drammi.

P.S. Se avete qualche conoscenza, chessò all'ufficio brevetti, o all'ispettorato della motorizzazione, accennatene, forse è una buona idea, un piccolo contributo alla sicurezza.

Ancora... si vede che la notizia mi ha scioccato. Ognuno di noi si chiederà come sia potuto succedere, ed ognuno penserà che a lui non potrebbe mai capitare. Ma se gliel'aveste chiesto, sicuramente anche i due sfortunati genitori avrebbero risposto senza esitazione allo stesso modo !
Io non li considero anormali, ed è per questo che il fatto mi ha colpito, perchè SO che, in determinate situazioni, quando si venissero a creare delle sfortunate combinazioni, delle dannate coincidenze, sarebbe potuto toccare a me.
Prima ho detto che, in un contesto abitudinario, il bambino ad un certo punto viene cancellato dalla mente, ed è come se "fosse a casa". Preciso meglio, è il fatto che i genitori stessero portando il figlio in un luogo SICURO, che fosse l'asilo o le cure di una baby-sitter, che li ha tranquillizzati.
Ogni volta che usciamo con i figli, specie se molto piccoli, una certa dose di ansia è presente. E ansia vuol dire consapevolezza, continua sorveglianza. Ma i due poveri genitori NON avevano ansia, in quanto stavano per affidare il piccolo alle amorevoli cure di un'altra persona/istituzione.
Si erano inconsciamente trasformati in semplici postini.
Ecco che i loro pensieri si sono convogliati, come in un gorgo ipnotico, sulle "normali" incombenze, il lavoro, la salute etc. Il salto mentale era ormai compiuto, il bambino era come se fosse GIA' ARRIVATO a destinazione...

Una volta le nonne ci raccomandavano di annodare un fazzoletto, sembrerà stupido, ma è sufficiente che quando mettete vostro figlio sul sedile posteriore dell'autovettura, dopo averlo amorevolmente sistemato, tornando a sedervi, appoggiate un oggetto, un suo piccolo giocattolo, sul sedile anteriore del passeggero, o sul portaoggetti del cruscotto, BENE in vista.
La mente, la memoria, possono sempre farci brutti scherzi, non fidatevi ciecamente, MAI, di voi stessi !