12/06/08

Gli eroi del quotidiano

Visto al TG, non trovo link su internet, cmq, un imprenditore campano (mi pare), ha rifiutato ripetute richieste di pizzo dal clan dei Casalesi (!). La prima volta 50.000 euro, poi gli avevano chiesto 15.000 euro tre volte all'anno. Fatto sta che gli hanno bruciato l'azienda.
Lui non si piega. Il cronista fa la solita domanda cretina " Come ci si sente ad essere un bersaglio ? "... "Un bersaglio".
Ecco, questa gente ha le palle grandi come armadi. Ci vuole un coraggio da leoni a sfidare, in casa loro, clan camorristi, mettendo magari a repentaglio anche la vita dei propri cari, oltre a tutto quello che si possiede.
Non credo ci sia dimostrazione più alta, di questa, di vero, autentico, indomito eroismo. L'eroismo di chi si trova, ogni giorno dell'anno, a dover resistere a sopraffazioni di criminali violenti e senza scrupoli.
Non è il gesto a volte impulsivo, inconscio, di chi si getta per salvare uno che affoga. Gesto eccezionale, beninteso, ma qui siamo di fronte ad un atto di coraggio, cosciente, lucido, che dura 24 ore al giorno, per 7 giorni alla settimana, anno dopo anno...
Altro che il film "300", con 300 di questi giganti, alti magari 1 metro e 60, si potrebbe spazzare la malavita dall'intero Sud.
Eppure non si richiede una tempra così fuori dal comune, ai meridionali, basta che giorno dopo giorno, in ogni atto pubblico, sul lavoro, nella vita quotidiana, si eserciti una sorta di resistenza passiva.
Rendergli la vita difficile, alle jene malavitose, telefonate anonime, al 117. Cercare di non chiedere MAI a loro dei favori, perchè si entra in una strada senza uscita, come con gli strozzini.
Un centimetro alla volta... in questo caso si che lo stato vi deve essere vicini, piccoli grandi eroi.