11/08/08

Appesi ad un filo...

... in attesa che arrivi Atropo.
Finchè siamo in salute, noi ed i nostri cari, il mondo ci appartiene, possiamo sempre intervenire, combattere, il destino ci appare nelle nostre mani, ed invece non è così...

L'ho guardato molte volte, ed ogni volta ne rimango profondamente turbato, la bocca dello stomaco che si chiude.
La A4 è una delle poche autostrade che percorro, lo faccio quando vado al mare. Cessalto, Quarto d'Altino, nomi noti per le possibili, interminabili code. E' un'autostrada trafficatissima, specie dai camion, che è ancora, e siamo nel 2008, incredibilmente e scandalosamente a due corsie. Le automobili proseguono quasi sempre incolonnate, in quanto i camion sono così "fitti", che non c'è lo spazio per superare l'auto che ti sta davanti.
Hai le cinture allacciate, c'è l'airbag, anzi gli airbag, freni con ABS, quasi tutte le autovetture oggigiorno hanno scocca rinforzata da langheroni antiurto... tutto quello che vuoi... eppure la morte, il fato, è sempre in agguato.
Puoi non avere nessuna colpa, e ti trovi la strada improvvisamente sbarrata in tutta la sua larghezza da un camion impazzito, com'è accaduto alle due automobili nel filmato. Gli stop inutilmente accesi, l'urlo disperato degli pneumatici sull'asfalto, un tentativo di sterzare a destra, ma è la fine, non puoi farci nulla, quel muro di ruote, ingranaggi, lamiere, ti sta venendo addosso, inesorabile.
Vedere la seconda autovettura che scompare letteralmente nella fiancata del TIR mi ricorda, in modo impressionante, le terribili immagini dell' 11 settembre: di quegli aerei che penetravano, disintegrandosi, nei grattacieli.
L'autista polacco del camion aveva bevuto ? Un colpo di sonno ? Un guasto allo sterzo ? Lo scoppio di un pneumatico ? Un malore, un infarto ?
Ormai non ha più importanza, ormai è troppo tardi, una preghiera per quelle povere vittime, riposino in pace, amen.