17/09/08

Scilla e Cariddi

FONTE "L'obiettivo, dice lo stesso testo dell'Anas, è dare avvio nel 2009 alla progettazione definitiva, cantierare i lavori entro la metà del 2010 e inaugurare la nuova opera entro il 2016". "
Ci hanno messo 35 anni per la Salerno - Reggio Calabria e ancora non è finita... figuratevi se iniziano il ponte nel 2010 e lo finiscono nel 2016... hihihihiiiiiii
Ma vi pensate quanti soldi si papperà la mafia ? Diventerà un pozzo senza fondo, una voragine immensa ! E per cosa poi ? Per far arrivare prima i terroni in "continente" ?
"Miiiiiii... una barriera ci dovevano costruire" , altro che ponte, una diga alta 3.5 km e larga 600. In alternativa, se non fosse stato tecnicamente possibile, si sarebbe si dovuto ripiegare sul ponte, ma facendolo un po' più lungo, per collegarli con la vera, autentica madrepatria : la Libia !
Una bella stronzata del governo Berlusconi, una sua idea fissa del cazzo, come l'amicizia con Putin, anche perchè all'inizio sparava che l'opera sarebbe stata finanziata esclusivamente da privati, adesso ha già fatto retromarcia.
Vabbè, si vede che anche il Berlusca è vittima del miraggio della "Fata Morgana" , per cui le coste sciliane sembrano molto più vicine... FONTE
La Trinacria vista dalla costa calabra; in particolari condizioni climatiche, per uno strano effetto ottico, sembra molto più vicina di quello che è in realtà.

Lettura dall' Odissea di Omero, libro XII

Là dentro Scilla vive, orrendamente latrando:
la voce è come quella di cagna neonata,
ma essa è mostro pauroso,
nessuno potrebbe aver gioia a vederla,
nemmeno un dio, se l'incontra.
I piedi son dodici, tutti invisibili;
e sei colli ha, lunghissimi;
e su ciascuno una testa da far spavento;
in bocca su tre file i denti,
fitti e serrati, pieni di nera morte.
Per metà nella grotta profonda è nascosta,
ma spinge la testa fuori dal baratro orribile,
e lì pesca, e lo scoglio intorno frugando
delfini e cani di mare e a volte anche mostri più grandi afferra,
di quelli che a mille nutre l'urlante Anfitrìte.
(...)
L'altro scoglio, più basso tu lo vedrai, Odisseo,
vicini uno all'altro, dall'uno potresti colpir l'altro di freccia.
Su questo c'è un fico grande, ricco di foglie;
e sotto Cariddi gloriosamente l'acqua livida assorbe.
Tre volte al giorno la vomita e tre la riassorbe
paurosamente. Ah, che tu non sia là quando riassorbe.