21/10/08

Disuguaglianze

L'Italia sarebbe al 6° posto nella classifica dei paesi con maggior disuguaglianza del reddito. In sostanza con maggiori differenze fra ricchi e poveri. Coefficiente di Gini 0.35 , ed orrore orrore, gli USA con 0.38 sono al 4° posto, dietro Messico, Turchia e Portogallo.
I virtuosi sono Danimarca, Svezia e Lussemburgo con coefficiente di Gini sotto lo 0.25.
Ma cos'è questo coefficiente ?

In ascissa la percentuale della popolazione, sull'ordinata la percentuale del reddito detenuto.

Consideriamo, per chiarire, tre punti a caso: ad X il 40% della popolazione detiene il 10% del reddito totale, ad Y l' 80% della popolazione detiene il 40% del reddito totale. Nel punto Z invece, il 50% della popolazione detiene il 50% del reddito. Il punto Z sta sulla linea a 45°, quella teorica della miglior distribuzione.
Maggiore è l'area A, maggiori sono le disuguaglianze e più elevato è il coefficiente di Gini, cioè si ha maggior sperequazione.
Perfetto ... ma... il solito granello di sabbia nell'ingranaggio rischia di bloccare tutto. La Statistica, che amo tra parentesi, è una brutta bestia, una sirena ammaliatrice. Tutto il ragionamento sopra a cosa porta ? A valutare le diseguaglianze, ma nulla dice sul reale stato di ricchezza della popolazione. O meglio sullo stato "di partenza". Sono solo misure relative.
Cito una battuta famosa... in America la differenza fra il ricco ed il povero è che il povero si lava da solo la sua Cadillac !

Io posso avere una distribuzione perfetta ed avere individui tutti indigenti ( il comunismo ! ) . Questa magnifica società fatta di poveri cristi, di pezzenti insomma, avrà minime DISPARITA', e quindi una assoluta uguaglianza. Viceversa, in una società anche con notevoli disuguaglianze, come quella americana, tipica del capitalismo, accanto al supermiliardario, avremo che il povero sta sempre molto ma molto meglio, del comunista povero !
Volete qualche esempio matematico ? Qui c'è un simpatico calcolatore on-line.
Calcola, fra le altre cose, il "famoso" coefficiente di Gini.
Nel riquadro "data" basta mettere dei valori da esaminare, e poi premere "compute".
OK... proviamo con la distribuzione 10 , 20 , 40... coefficiente Gini 0.2857 . Seguo un'ideuzza... 20 , 40 , 80... coefficiente Gini 0.2857 , identico. Infatti.
Pensate all'Italia, i 3 "cittadini" hanno reddito 10 , 20, 40. Adesso invece i 3 Americani, con redditi 20, 40, 80. Stesso coefficiente di Gini ma mi pare evidente che "potendo scegliere", preferirei vivere in USA, dove il più povero ha reddito 20... cioè il doppio dell'italiano più sfigato.
Ma adesso viene il bello... ecco 3 Cubani, redditi 10, 15, 20... coefficiente Gini 0.1481. Favoloso, che società equilibrata, pochissima disparità sociale, coefficiente Gini bassissimo. Meraviglioso sto par de balle (!)... il più ricco ha lo stesso reddito dell'americano più povero.
E per finire l'India... reddito 5 , 6 , 7... coefficiente Gini 0.074... astronomico !!! Il non plus ultra dell'eguaglianza sociale, solo che laggiù ci manderei a vivere quegli stronzi del Corriere della Sera che hanno scritto l'articolo...

In tutte le cose ci vuol misura, bisogna saper guardare dall'alto. Il coefficiente di Gini è un indice valido, specie all'interno della stessa popolazione, o Stato. E' utile per monitorare modificazioni nel tempo della società, ma va usato con cautela per trarre inferenze di carattere "etico", o più in generale politico.
Anche la semplice varianza o la deviazione standard, sono utili misure statistiche nell'analisi di un campione, ma io posso avere distribuzioni "omogenee", con bassissima variabilità, che però hanno valori medi, medie, infimi.
Del resto basta osservare questo colorato "mappamondo" su Wikipedia :

Guardate bene... e ditemi voi se preferireste vivere (dal punto di vista economico), in Canada o in India...