28/07/09

Dilemma

Link : Il governo stanzia 18 miliardi per il Sud . Ma l'evasione più alta è al Mezzogiorno.

Nell'articolo viene ribadito con numeri alla mano che il Sud evade in misura MOLTO maggiore del Nord. Riguardatevi i dati e i grafici. Ripeto... per i duri d'orecchi : IL SUD EVADE MOOOOOLTO MA MOOOOOLTO DI PIU' DEL NORD !
Preciso, puntualizzo, scolpisco nella roccia il concetto : i terroni sono i più grandi evasori fiscali. Nel caso la vostra pigrizia/malafede vi impedisca di cliccare sul link, un riassuntino :

"... dati raccolti dall’Istat nel periodo che va dal 1998 al 2002, sotto la voce “graduatoria dell’intensità dell’evasione regionale (base imponibile evasa / dichiarata)”.
Sud evasore - Il podio della classifica è occupato da Calabria (93,89%), Sicilia (65,89%), Puglia (60,65%). Poco sotto, al quarto posto, c’è la Campania con un 60,55%. E sopra il 50% ci sono Sardegna (54,71%), Molise (54,61%) e Liguria (la prima regione del Nord a comparire nella graduatoria con il 50,29% di evasione fiscale).
Le cinque “più virtuose” sono la Lombardia (13,04%), Emilia – Romagna (22.05%), Veneto (22,26%), Lazio (26,05%) e Friuli – Venezia Giulia (28,22%). Queste stime sono in molti casi vicine a quelle compilate sul 1993, nella graduatoria “evasione stimata per industria e commercio (reddito evaso / reddito totale)”: comanda la Basilicata con un 83,2%, al secondo posto c’è la Calabria (70,8%) e al terzo la Campania (64,2%). In fondo si piazzano Friuli – Venezia Giulia (23,3%), Trentino – Alto Adige (22,9%), Emilia – Romagna (20,1%), Piemonte (19,1%), Lombardia (13,1%).
L’Agenzia delle entrate ha anche disegnato una particolare cartina dell’Italia, in base all’intensità dell’evasione Irap con una media dei dati sempre dal 1998 al 2002.


L’intensità è alta nelle province campane, pugliesi, calabresi, siciliane, mentre è bassa in molte zone del Nord tra Lombardia, Emilia – Romagna, Veneto, Friuli – Venezia Giulia e Piemonte."

Fonte l'Agenzia delle entrate, mica il tabaccaio all'angolo.
L'articolo riprende dati che modestamente avevo già riassunto in questo POST.

Ritornando al dramma odierno, oltre a ri-parlare (ancora !) di una specie di Cassa del Mezzogiorno, ci siamo dovuti sciroppare i soliti PIAGNISTEI dei chiagnifottisti, che come al solito, alla fine l'hanno avuta vinta.
Del resto Berlusconi è sempre stato disponibile, per sua forma mentis, ad allargare i cordoni della borsa, in parole povere a COMPRARE chiunque, e l'atteggiamento recente non si scosta dal clichè collaudato.
Ponte sullo stretto che manco i Siciliani vogliono, soldi a pioggia (vedi Catania 140 milioni di euro per ripianare parte del catastrofico deficit), il progetto (da far rabbrividire) di un'agenzia per il Mezzogiorno...

I terroni minacciano, ricattano, com'è nel loro stile mafioso, nel loro DNA marcio; ventilano, in sostanza, possibili alleanze con il PD, se non avranno i soldi.
I rossi , dal canto loro, non se lo fanno dire due volte. Farebbero patti anche col diavolo, oltre che con fotografi prezzolati, magistrati deliranti e puttane baresi (in stretto ordine alfabetico...), ma non solo loro; vedi quella serpe di Casini, e quel decerebrato di Fini...

Ed ecco il dilemma amletico in cui si dibatte la destra:

"Terrone... o Rosso, questo è il problema :
se sia più nobile sopportare i ricatti dei mafiosi, i chiagni e i fotti dell'iniqua fortuna, o prender l'armi contro un mare di maoisti e combattendo disperderli (come cenere).
Non fare un cazzo, dormire, sognare forse, e con un sonno dirsi che poniamo fine al cordoglio della Lega e alle infinite miserie naturale retaggio del magna-magna; è soluzione da accogliere a mani giunte, seppur incaprettati"

Insomma... meglio un terrone oggi che un rosso domani.

P.S. Povera Italia... W BOSSI !