10/10/09

Un assegno in bianco

Il Nobel per la pace è un riconoscimento che non ha alcun valore, da quando nel 1994 venne assegnato ad un tagliagole come Arafat.
O basti pensare che, sorprendentemente, Gandhi, nonostante fosse stato nominato varie volte, non ricevette mai il premio !

Quei dementi di Stoccolma anche oggi ne hanno combinata una, dimostrando che il loro è solo un meschino calcolo politico, assegnandolo a baracchino obamino: il presidente abbronzato, l'unto dal Signore, colui che cammina dinoccolato non sulle acque, ma bensì a 50 cm dal suolo, salvo poi inchinarsi come un paggetto ai piedi del re arabo.

Fino ad ora la superstar di cioccolata non ha combinato assolutamente niente di buono, e più il tempo passa, più la sua debolezza di fondo diviene manifesta. Il sorriso estasiato sulla bocca dei suoi fans a poco a poco si spegne, e con sgomento si accorgono di aver tifato per un mito di cartapesta.

Ma lasciando da parte le valutazioni politiche, la prova del nove che i parrucconi svedesi sono solo meschinamente politically correct (come i nostri senatori a vita), viene fornita da un semplice calcolo : il tempo.

L'eroe, non immacolato, delle galassie, si è insediato alla Casa Bianca il 20 gennaio del 2009 , ed al 9 ottobre dello stesso anno, non fanno neanche nove mesi !
E' come se fosse nato prematuro, non ha materialmente avuto il tempo, per fortuna, di combinare disastri irreparabili, sebbene le premesse ci siano tutte.

Il pargoletto, tanto per dirne una, ha recentemente sputato in faccia al Dalai Lama, non volendolo ricevere. Una persona, questa si, autenticamente, profondamente pacifica, che ha vinto lo stesso premio nel lontano 1989, venti anni fa...

E' un grave errore fare il processo alle intenzioni, ma gli svedesi decrepiti hanno inaugurato una nuova, esilarante prassi : il premio alle intenzioni. Una specie di incentivo, o meglio, di assegno in bianco, conferito al piccolo hussein solo perchè recita teatralmente dei bei discorsi scritti da altri .

" Tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare " , ma a Stoccolma evidentemente non lo sanno.