05/01/10

Non arrivano a fine mese

Di solito ceniamo verso le 19.00 , o giù di lì. Mi guardo il sempre più arteriosclerotico Fede, siciliano ed analfabeta quanto volete, ma che ha il pregio, unico ormai, fra RAI e reti Mediaset, di dire pane al pane e vino al vino : in parole povere è di destra !

Purtroppo, faccio in tempo a girare, alle 19.30, su RAI 3 e guardarmi il TG3 Veneto. Più che altro mi interessa il meteo, perchè da Fede, come da tutte le altre reti, non si sente che parlare del tempo che fa da Roma in giù.
Se piove, a Roma, è per definizione un nubifragio. E poi ore e ore dedicate al maltempo al Sud (a Natale 25 gradi a Palermo)... come se al Nord, che al massimo chiamano " Centro-Nord " (retaggio del politically correct centro-sinistra), ce la spassassimo bene, a meno dodici gradi !

Se i collegamenti con le Eolie sono interrotti, non me ne fotte 'na minchia, anche perchè dovrei andare a cercare sull'atlante dove caspita stiano. Ah... si... a nord della Sicilia, come a dire dalle parti del Mozambico.
Se non si può arrivare ad Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli e Vulcano c'è veramente da spararsi...
Poi, con un risolino cretino, "uhh ... l'acqua alta a Venezia: un metro e 49 centimetri, guarda i commercianti come lavorano coi secchi... le passerelle, che romantico... "

Fede, ogni volta, ci tiene a precisare (stupidamente) : " veniamo al clima meteorologico ", come se non bastasse dire " veniamo al clima " . Forse perchè, di solito, è interessato, chessò, al clima psicologico, o meglio al gossip, al pettegolezzo. Spesso, infatti, interroga i corrispondenti con un ammiccante " che aria tira ", e poi quelle frasi, strizzando l'occhio, che svelano la sua provenienza da Oslo : " chessidice... chessidice " .

Riguardo al TG regionale... siamo nella seconda (o terza) regione più ricca d'Italia, eppure i rossi fanno i salti mortali, arrampicandosi sugli specchi, per andare a scovare, ogni santo giorno, qualche azienda in crisi.
Marghera è un appuntamento quasi fisso, e spulciando fra le varie fabbriche, si trovano sempre quattro disgraziati incatenati ai cancelli, o arrampicati sui tetti.

Toni da catastrofe nazionale, siamo in pieno Holodomor : lavoratori costretti a mangiare i bambini per sopravvivere alla carestia. Gente che rovista nella spazzatura, sparatorie negli ipermercati, disordini di piazza.
E per sfruttare l'associazione di idee, il messaggio subliminale, i ferventi allievi di Pavlov della redazione, alternano questi servizi, che paiono provenire da Auschwitz, con notizie su catastrofi climatiche : inondazioni, smottamenti, valanghe.
Se la regione viene miracolosamente risparmiata dal maltempo, si va a pescare qualche veneto seppellito dalle slavine, magari in Trentino, o qualche altro, sempre veneto, morto all'estero per le più svariate cause. Di turisti veneti ce ne sono dappertutto, dal Polo Nord alla Patagonia, dal Sahara all'Himalaya.

Poi ci sono le interviste: un fedele spaccato della società veneta... quando intervistano qualcuno, è di solito un appartenente ai centri sociali, per non parlare di quei primi piani su tale bingo bongo proveniente dal Congo, o l'immancabile barbone di turno che a Natale ci fa sentire in colpa...

La giornalista dello studio poi, assunta da poco, veste sempre di nero, dimessa; ha i capelli neri, lisci, che cadono diritti senza la minima piega, un tono lugubre, come se fosse appena morta sua sorella, e ha un cognome slavo. Roba che, al confronto, le professioniste ingaggiate ai funerali, nel Sud, sembrano delle Menadi di un baccanale orgiastico.

Eppure... nonostante tutto... guardate le statistiche nazionali. Alla faccia dei cori omerici, che cantano la disperazione di chi " non arriva a fine mese "...

1) Tutto esaurito nelle stazioni turistiche, da Cortina a Capri, passando per i laghi e per le città d'arte.

2) La spesa alimentare per le feste è aumentata del 3.5% rispetto all'anno precedente.

3) Code chilometriche ai saldi nei negozi e outlet vari.

4) Aumentano le dichiarazioni dei redditi.

5) Con lo scudo fiscale sono rientrati dall'estero qualcosa come 95 miliardi di euro.

Una tragedia... senza contare che sono medie nazionali... di una nazione cioè, che è Una e Trina (da cui trinacria)...
Se ci limitassimo al Nord, avremmo che... ma che ve lo dico affà ?