21/02/10

Cui prodest ?

Nonostante idealismi vari, le nostre azioni sono quasi sempre guidate da un criterio utilitaristico , una sorta di bilancio preventivo fra entrate ed uscite, fra dare ed avere, fra guadagno e perdita.
Se mi conviene, faccio una determinata cosa, altrimenti non la faccio.
Semplice ed efficace. Non c'entra l'egoismo; è una elementare ed importantissima norma di comportamento, che ha permesso da centinaia di migliaia di anni la sopravvivenza della specie. E' ormai un istinto che ha strette parentele con l'istinto di conservazione, o forse ne è una derivazione, un corollario, un "effetto collaterale".

Questa lunga premessa di carattere bio-economico, per arrivare al punto : come liberarci degli invasori. Extracomunitari, stranieri, irregolari o meno, " cittadini del mondo ", musulmani, rumeni, albanesi, orde barbariche, magrebini, migrazioni epocali, nomadi che manco si spostano con le cannonate, rom, sinti, gipsy, zingari... chiamateli come volete.
Perchè vengono da noi ? A precindere dalle motivazioni sociali, economiche, religiose... che siano veri o finiti esuli, affamati o spacciatori incalliti... perchè gli conviene !
Cosa fare ? Rendere la cosa NON CONVENIENTE !
Come ? In mille modi.

Non hai il permesso ? Ritorni a casa. Delinqui ? Ritorni da dove sei venuto. Ma soprattutto, siccome ci riprovano quasi tutti, li rimandi a casa la seconda volta. E quando insisteranno a tornare, si insiste a rimpatriarli.
Ed ecco arrivati alla premessa : a chi conviene tutto ciò ? Chi ha più resistenza ? Chi ha più soldi ? Loro per ritornare o lo Stato Italiano per rispedirli ?
Ci costerà una fortuna, certo, ma a loro, a ciascuno di loro, costerà molto di più. Semplicemente finiranno i soldi, ma soprattutto si spargerà la voce che andare in Italia NON è più tanto conveniente. Forse meglio provare con la Spagna...

Questa è solo una modalità operativa, sebbene fra le più importanti. A monte ovviamente, con analogo sistema, i respingimenti. In casa non certo facilitando la cittadinanza, come propone quello scellerato di Fini, semmai INNALZANDO la soglia da dieci a dodici anni, come fanno gli Svizzeri.
Referendum contro i minareti ? Ottimo !
Mettere i bastoni fra le ruote su tutto, dalla costruzione di una moschea, al burka. Restringere i criteri, rendere la vita impossibile, sebbene legalmente.
La strategia di fondo è che devono considerare la spesa per il viaggio sul gommone eccessiva rispetto ai possibili benefici, perchè saranno obbligati a ripeterla all'infinito.
Perchè l'Italia per loro non è terra di conquista a basso prezzo, da disprezzare e violentare, ma un traguardo, quasi un miraggio da raggiungere.

Solo chi è disposto ad accettare PIENAMENTE le nostre leggi, ad imparare la nostra lingua, a non voler imporre i propri usi e costumi, ed è mosso da un genuino bisogno di lavorare, può venire da noi ; ma se prova prima in Spagna è meglio...

P.S. Questo in un paese omogeneo, in cui nessuno rema contro, perchè tutti hanno compreso ( basta guardare la cronaca ) che è una questione di sopravvivenza, di vita o di morte.
In Italia il problema a monte, il peccato originale, sono i RDM ed il loro braccio armato; il loro potere esecutivo : i magistrati.
Se le forse dell'ordine, polizia, carabinieri, arrestano chi sfascia le nostre automobili e questi cinque minuti dopo si ritrovano belli belli agli arresti " domiciliari ", pur non avendo fissa dimora... è inutile. E' come riempire d'acqua un secchiello bucato.
La riforma della giustizia ha la priorità, anche se in paralleo si deve iniziare una jihad all'incontrario. Crociati ? Ormai è necessario... anche se le armi saranno squisitamente bio-economiche.